Premessa: i blog sono luoghi della comunicazione in cui si esprimono i vissuti (così la vedo io). Come dire, vi si può osservare di tutto e di più, il massimo della contraddizione (vissuti e comunicazione). Va anche detto, come premessa, che a me toccano di più i temi legati ai vissuti, e proprio perchè la comunicazione si interessa di e trasforma i vissuti, mi interessa parecchio anche la comunicazione, con le sue forme. Mi interessano quindi i blog, mi interessano doppiamente.
Per commentare l’intenso lavoro di ieri – grazie a tutti, veramente, anche ai fotografi 🙂 – mi servirebbero quindi almeno 2 post (la metà di quelli promessi da FG e un terzo di quelli già scritti da GBA 🙂 . Chi mi conosce sa che sono di poche parole (soprattutto quando sono molto stanca 🙂 ).
ps: li scrivo, poi.
le conversazioni dal (mio) basso
Published aprile 21, 2007 blog , conversazioni dal basso 6 Comments6 Risposte to “le conversazioni dal (mio) basso”
- 1 Trackback su aprile 21, 2007 alle 12:42 PM
- 2 Trackback su aprile 23, 2007 alle 8:20 PM
- 3 Trackback su gennaio 27, 2008 alle 3:38 PM
E’ stata una giornata lunga e faticosa, ma tra alti e bassi – tanto per stare in tema – mi sembra che qualcosa di importante ci sia stato.
Sono daccordo con te sulla premessa della connessione fra vissuti e blog (via semnatica of course :-): per questo mi sembra imprescindibile continuare alvaorare sulla distinzione con le forme e i linguaggi dei media di massa.
Per quanto riguarda me, e la nota antipatia per certe cose (…), mi sono confrontata con chi mi sembra che per certe cose la pensi come me (vedi Capucci!) e direi che più che stimoli intellettuali in senso stretto, la giornata sia stata proficua per: conoscere, anche superficialmente, delle persone, vederle in faccia (Russo, Granieri ad esempio). Incontrare gli studenti e parlare con loro (anche di progetti futuri ad esempio).
Allora sì, direi: relazioni.
Ma anche temi, appunto, la semantica che per me si è tradotta in parole con cui è bene familiarizzare per fare il nostro lavoro e non solo.
Cogliere i versanti di criticità, le dimensioni sociologiche (ad esempio il rapporto con altre logiche sistemiche: vedi Russo); sentir parlare di casi interessanti (per me gli esempi riportati da Conti lo sono stati).
Ho apprezzato le domande via post-it. A volte si è un po’ timidi e ogni domanda che viene in mente sembra troppo banale, qualcuno lo diceva nel blog di conversazioni dal basso, così invece si rispetta il diritto a fare domande anche impertinenti (!). E’ anche questo “dal basso” no?
Qualche segnale di “boria tecnologica” non è mancato ma impareremo a non farci più caso. E ricordate: quando la Roberta non ha voglia, non ha voglia!!!! :-)) LOL
Segnalo commento odierno di Giulia su http://meta-etica.blogspot.com/2007/04/la-comunicazione-parla-della_22.html (su blogspot non funzionano i ping – scusate il gergo ma è per essere sintetici)