sono indecisa su quello che farò il prossimo 25 aprile. ci sono vari luoghi in cui vorrei essere a ricordare la Liberazione, la resistenza e i miei antenati, concreti o ideali. sono indecisa tra la Rinascita, la mia Piazza Maggiore e la casa Cervi, dove canteranno insieme 7000 partigiani. 7000 partigiani, non sono pochi, soprattutto di questi tempi, in cui le memorie resistenti sembrano avere vita dura. ho già promesso che se non ci sarò tutta intera, ci sarò sicuramente con il cuore, a casa Cervi, il 25 aprile 2008, a cantare insieme ai 7000 partigiani.
L’iniziativa 7000 partigiani che cantano a casa Cervi è promossa dal gruppo Mondine 2.0 – Di madre in figlia, che dopo aver raccolto l’adesione di 100 blogger all’iniziativa (io sono la numero 4!!!!) ha rilanciato e vorrebbe raccogliere 250 blogger: per adesioni andate qui, per scaricare il badge qui.
Ecco il libretto della giornata, scaricato via Stellavale, per chi volesse già cominciare a cantare…
Ma come, hai dei dubbi?
Io sono per casa Cervi.
Ti spiego.
Per me il 25 aprile è sempre stato il 25 aprile a casa, ovvero alla manifestazione del mio paese. La manifestazione alla quale, da piccola, andavo con mio nonno, tenendo per mano la bicicletta e aspettando la banda (e solo io so cosa mi succede, ancora oggi, quando sento una banda).
Poi però accade che i partigiani, al mio paese come ovunque, sono sempre meno;
accade anche che i discorsi istituzionali di giovani-vecchi politici (giovani di memoria, vecchi di impostazione) sono sempre meno credibili, sempre più distanti dalle vite che hanno fatto la resistenza e dalle nostre stesse vite che, di resistenza, hanno avrebbero ancora tanto bisogno.
Allora io vado a Casa Cervi, perché mi sembra che quello sia veramente uno di quegli eventi “dal basso”, uno di quegli eventi promosso da persone con il desiderio comune di riconoscere alcuni valori come momento fondante della nostra storia.
Mi piace vedere l’inedita combinazione fra memoria e nuove forme della comunicazione. Mi piace vedere in quanti hanno aderito, e sono sicura che arriveranno a 250. Mi impressiona la vita delle mondine (ricordo mia nonna che mi raccontava che suo padre aveva mandato le sorelle nelle risaie, ma lei era stata risparmiata – ed era molto grata al padre per questo-, solo perché era brava a “servire” e andava nelle case dei ricchi a fare quello che oggi fanno le badanti dell’est). Mi pensare alla forza e alla vitalità delle donne e degli uomini che mentre combattevano per le loro e le nostre vite, cantavano. E questi canti, oggi, sono una parte importante della nostra memoria. e io vado a Casa Cervi, a sentirli.
Ti ho convinta?
Se tutto questo non bastasse, ti dirò un’altra cosa: naturalmente, a Casa Cervi, Marianna sarà con me!
ci sei caduta, eh?
certo che andiamo insieme, poi figurati se mi perdo la marianna che canta quel che sappiamo insieme a 7000 partigiani 😉
Vi aspettiamo!
@stellavale: oggi è necessario più che mai, esserci
Bella discussione. D’accordissimo.