Ieri sera, complice la febbre, mi sono trovata a seguire l’ennesimo contenitore di informazione sulla politica in questa fase pre-elettorale. Veltroni a Tv7.
Veltroni ha detto una cosa molto rivelatrice, secondo me, sullo stato evolutivo attuale della politica: non ci sono più tribù (destra contro sinistra, nelle loro declinazioni contingenti), e il panorama politico attuale può così essere paragonato all’Europa di Schengen, senza barriere ai confini. Più precisamente, senza confini interni che siano minimamente vincolanti, minimamente significativi. Aggiungo: questo dal punto di vista della politica, ossia dei partiti. E’ ovviamente un punto di vista interno al sistema della politica.
(Per gli studiosi di Luhmann: è la memoria sociale in azione). Per questo non mi stupisco granché che il partito democratico sia in ascesa nei sondaggi (dato peraltro confermato da ciò che accade intorno a me). Decisamente un partito moderno. (Nota post: non lo dico con ironia).
PS: le “conversazioni dal basso” (seppur a-sincrone) sono evidentemente molto di moda, tanto da arrivare persino a Rai1: gli stessi telespettatori facevano le loro domande a Veltroni, sia tramite videoregistrazioni sia tramite e-mail. Anche questo si può fare.
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