sono un po’ pigra, faccio un post solo di figure… o quasi.
al ritorno da Yerevan, dal congresso dell’Iss, ho pensato al mondo dei consumi armeni, pieno di contrasti, dal vino locale venduto in bottiglie di plastica sotto al sole lungo strade dimenticate da dio ma all’ombra del mitico monte Ararat, ai negozi di griffe europee incastonate con le loro vetrine chic in cornici di marmo in edifici in stile sovietico fatiscenti. dai mercati alimentari che ricordano i retrobottega dei fruttivendoli italiani degli anni Settanta ai taxi ricavati da vecchie auto sovietiche affiancati da fiumi di Suv con i vetri oscurati. ecc ecc.
pesci d’acqua dolce che sembrano mostri marini e fresche erbette da avvolgere in pani piatti che sembrano piadine…
qualche traccia visiva nelle immagini di una fotografa pigra e timida, che ha dimenticato di fissare digitalmente tante cose viste, che comunque continua a ricordare…
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