Racconto la storia: a San Vito di Spilamberto, in provincia di Modena, nella Rossa Emilia, c’è una casa del popolo, si chiama Rinascita. Fu costruita nel 1949, a sostituzione e riscatto della cooperativa di consumo che nel 1921 fu assaltata e bruciata dai fascisti. Oggi Rinascita subisce il destino generale del patrimonio culturale e immobiliare del più grande partito della sinistra italiana, di cui fa parte: futuro incerto o fosco, a seconda dei casi. La casa del popolo è stata venduta dai Ds di Modena, pare, a un costruttore privato, racconta Michele Smargiassi sul Venerdì di Repubblica dell’11 gennaio scorso. Reazione: nel paese si costituisce un comitato contrario alla demolizione (per lasciare il posto a villette a schiera?!). Come se non fossero bastati i fascisti allora, adesso ci si mette il mercato.
La Rinascita è un pezzo di storia locale, e una testimonianza del legame tra architettura, arti visive e politica che ha caratterizzato il secondo dopoguerra, come ben documenta l’articolo di Andrea Costa, ripreso sul numero di gennaio de Il giornale dell’architettura. Ma non è tanto questo che conta: sulla facciata, a lato dell’entrata, una specie di altorilievo rappresenta l’epopea della resistenza partigiana, che ha portato alla libertà del popolo, di operai, contadini e intellettuali uniti. Smargiassi ha colto il punto: quelle figure non sono figure astratte, ideal tipi da retorica di stato o di partito, sono uomini e donne reali, che hanno combattuto davvero, desiderato davvero. L’uomo al centro è il partigiano Luciano Orlandi, impiccato davvero dai tedeschi. Capite dunque perchè il fratello, Renzo Orlandi, già sindaco di Spilamberto, sia tra i fondatori del Comitato contro la demolizione della Rinascita: “c’è il mio sangue, in questi muri”. Per questo credo che la sola idea di demolire quell’altorilievo sia assimilabile a una profanazione. Alla faccia della giornata della memoria.
Nel bar del circolo Arci ospitato nell’edificio della Rinascita, affollato di stranieri, non ho trovato tracce di questo comitato di resistenti. Se posso far qualcosa, sono qui.ù
Aggiornamento: sabato prossimo (9 febbraio) ci sarà un incontro alla Rinascita per ragionare sul da farsi, io vado, sperando di poter essere utile a qualcosa. Se qualcuno fosse interessato, è alle ore 9.
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