Posts Tagged 'mamma'

Inventario 2

tra le cose che mi ha lasciato mia mamma, ci sono alcune ricette. non tante, ma molto preziose.
le più preziose non erano scritte, si andava a memoria, a occhio e naso, per ogni ingrediente quanto basta e nel momento giusto. si cuoceva finché non era pronto.
fortunatamente mi sono messa di pazienza, e me le sono fatte scrivere. visto che si continuava a non capirci niente, me le sono fatte dettare, e aggiungevo le mie note nei punti più oscuri, sollecitando chiarimenti e precisazioni. il risultato è una decina di ricette di famiglia abbastanza affidabili nella descrizione, ma che non riuscirei a fare se non avessi assistito tante volte alla loro preparazione, spesso come lavorio in sottofondo a cui non prestavo particolare attenzione cosciente. se non conoscessi gli odori e i sapori. se non li sapessi riconoscere, quanto basta e al momento giusto.
oggi ho preparato la salsa verde cotta per il bollito, e pur avendo seguito alla lettera le istruzioni scritte e riscritte, ho dovuto annusare la pentola per capire se tutto andava bene. se gli ingredienti erano nella quantità giusta, e passate due ore di cottura prescritte dovrò usare tutti i sensi per capire se anche stavolta è andata bene.

oggi è la vigilia di Natale, vi regalo una delle ricette più preziose: il budino di riso della nonna Medea, classe 1908. era il budino di Natale per eccellenza, perchè veramente molto ricco, molto buono e molto laborioso, e difficile da far venire ad arte. non mi ci sono ancora attentata, io. forse il prossimo Natale.

Budino di riso
Ingredienti
1 litro di latte
1 etto di riso
1 e 1/2 di zucchero
1 e 1/2 di zucchero (per il caramello dello stampo)
3 uova
scorza di limone grattugiato

Mettere il riso a bagno per mezzora. Bollire il latte con metà zucchero e (il) limone grattugiato. Schiacciare il riso, farlo bollire con il latte. Quando il riso è cotto farlo raffreddare. Sbattere le uova, aggiungerlo nel riso e caramellare lo stampo. Mettere a bagno maria. Farlo bollire per 3 ore. (Nota mia: 1 ora e 30 sul fornello e 1 ora e 30 in forno).

Buon Natale

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Inventario 1

Mia mamma faceva la sarta. Poi ha smesso. Non le piaceva neanche tanto. Però ha continuato a farmi dei vestiti, sempre con meno voglia, va detto. A un certo punto se andava bene mi faceva un orlo, come grande concessione. Faceva parte del suo percorso di emancipazione di ex sarta per forza, credo.
Tra le cose che mi ha lasciato ci sono migliaia di rocchetti di filo per cucire, di tutti i colori. Colori molto belli, che secondo me se vai a cercarli non ne trovi mica di così belli, in giro. Ormai è roba da antiquariato, i moderni direbbero modernariato. Per me, invece, sono proprio cose antiche.

Rocchetti di plastica, rocchetti di cartone. Filofort “Tre Cerchi ISC”, 1000 Yds: 914 Mt, N. 80 (giallo chiaro). Filofort 100 Yds: 91 Mt, Col. 532 (arancio becco d’oca). Col. 258 (rosa antico). Col. 478 (ruggine). N. 50 (verde), 300 Yds. Col. 436 (arancio carota). 559: azzurro grigio. Tra i miei preferiti: verde petrolio 377.

I cotoni da cucire sono tutti mescolati in tanti sacchetti, tutti ingarbugliati, intricati insieme a tante altre cose che con la sarta c’entrano, ma non sempre. Bottoni automatici, matasse di filo da ricamo, metri da sarta, fettuccine di vario tipo, grosgrain, modelli su carta trasparente e amenità varie. Un gran casino, insomma, che a districarlo ci si mette chissà quanto.

qui ci starà una foto, appena la scarico dalla macchina fotografica. eccola:

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mio archivio, miei antenati

La motonave Vulcania nasce nel 1926 nei cantieri navali di Monfalcone. Dopo varie rotte attraverso l’oceano atlantico e le traversie della guerra, dal 1947 riprende il servizio passeggeri sulla linea Genova-Napoli-New York con 240 cabine di prima classe, 270 di seconda e 860 di terza classe turistica, rotta che continua fino al 21 settembre 1955.

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Motonave Vulcania, Genova-New York, (giorno? mese?) 1949 – la partenza (porto di Genova?)

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i passeggeri della motonave Vulcania, 1949 (terza classe?)

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mia madre, tra i passeggeri della Mn Vulcania che attraversa l’oceano, 1949

? dati mancanti o incerti


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