silenzi/ancora su blog e politica

Può capitare di stare dalla parte delle mondine, dei partigiani, di specie (sociali e culturali) dichiarate in via di estinzione e (forse non a caso) di trovarsi senza rappresentanza in Parlamento. Può capitare in un paese che si chiama Italia.

Capita allora anche questo (in ordine sparso e anche confuso):

– che verrebbe voglia di chiudere il blog. Per una che pensa che scrivere in pubblico significhi prendere posizioni, fare cultura e quindi “fare politica”, il rafforzamento dei partiti più tradizionalmente intesi e assai poco dal basso fa riflettere, e non fa pensare tanto bene.

– che verrebbe voglia di fare davvero politica, sul serio, con un’azione che non si fermi alla comunicazione in pubblico, in rete. Viene, a me, il fondato dubbio che il fare politica con i blog sia un modo per risolvere problemi interiori (desideri di fare qualcosa) senza poi arrivare a fare un accidente, senza cambiare niente.

Visto che pensieri migliori in questo momento non mi vengono (e rispondo qui a Fabio), per questo non avevo ancora detto niente finora. Ma se aspetto pensieri migliori, chissà quanto tempo dovrà passare…

Per questo sono ancora più convinta di prima (questo sì) che il 25 aprile lo passerò insieme alle voci delle “mie” mondine e dei “miei” partigiani. Insieme ai miei antenati insomma, per avere una visione sensata del futuro.

4 Risposte to “silenzi/ancora su blog e politica”


  1. 1 stellavale aprile 19, 2008 alle 10:55 am

    I nostri partigiani e le nostre mondine ci faranno bene, vedrai…..

  2. 2 Alberto Cottica aprile 19, 2008 alle 7:45 PM

    Chiudere il blog? Ma scherzi? Hai molto più impatto così che con quella misera croce fatta a matita su un foglio. Se la “minoranza attiva” (à la Censis) digitale ci si mette, può fare la differenza anche senza vincere le elezioni. Questo è il momento di rilanciare il blog, altroché.

  3. 3 gabriele aprile 20, 2008 alle 2:47 PM

    spero che il “cinismo” post-elettorale che aleggiava, da qualche parte, a lecce non ti abbia indotta a cattivi pensieri. ognuno dovrebbe continuare a comunicare e costruire comunità dove si muove più a proprio agio. chi si interroga continuamente sul valore politico delle cose che fa e delle scelte che compie dovrebbe continuare a nuotare nell’enorme spazio vuoto di politica e di autoidentificazione culturale di cui parla aldo schiavone nella bella analisi su “la repubblica” di ieri. facendo, però, qualche bracciata più al largo, in direzione di quelle “masse popolari” abbandonate alla televisione e, quando va bene, alla stampa popolare.
    beata te che puoi fare un ricco rifornimento di buoni propositi e ottimismo della volontà celebrando il 25 aprile con mondine e partigiani. lunga vita a loro.

  4. 4 alex Maggio 1, 2008 alle 9:48 PM

    Mondine e partigiani sono in via d’estinzione, è un fatto anagrafico.
    La parola d’ordine del 25 apile era “ricordare perché non si ripeta”. E come risultato l’Italia (la maggioranza degli italiani) ha votato i (post)fascisti al governo – e addirittura un (post?)fascista come sindaco di roma.
    Ma dove sono finiti i figli ed i nipoti dei partigiani e delle mondine?
    Mi sorge un dubbio: sono la minoranza.
    La maggioranza sono i figli e i nipoti di quelli che manganellavano o fucilavano i partigiani e le mondine.
    E che sono tornati ancora, e di nuovo, al governo.
    A noi, non ci resta che la paura.


Scrivi una risposta a stellavale Cancella risposta




DasBuch

Flickr Photos

Creative Commons License
Immagini e testi in questo blog, ove non specificato diversamente, sono pubblicati sotto una Licenza Creative Commons